La Basilica Santuario a Santa Maria di Leuca: la Perla di De Finibus Terrae
In Questo Articolo
“Ubi olim Minervae sacrificia offerebantur hodie oblationes Deiparae recipiuntur”. “Cosa ci fa un’antica iscrizione latina dedicata alla dea romana Minerva in una Basilica Santuario di derivazione cattolica?”
Come ben testimonia l’ara conservata all’interno della chiesa, qui dove oggi sorge la Basilica di Santa Maria de Finibus Terrae a Santa Maria di Leuca, un tempo svettava un tempio consacrato alla dea Minerva.
In questo luogo sacro, talmente suggestivo in considerazione della posizione in cui si trova – alla punta sudorientale dell’Italia – dove il mare diventa un tutt’uno con il cielo, sorge uno dei luoghi simbolo del Belpaese, rappresentato proprio dalla Basilica Santuario di Santa Maria di Leuca.
La Storia del Santuario di Leuca
La storia della Basilica Santuario dedicata a Santa Maria de Finibus Terrae è stata, sempre, piuttosto travagliata e avventurosa.
La leggenda narra dello sbarco a Santa Maria di Leuca di Pietro l’apostolo, come si evince dal piazzale della chiesa, che in breve tempo riuscì nella sua missione di evangelizzazione, rendendo devota al culto di Gesù tutta la popolazione locale.
Nell’ottica della persecuzione ai cristiani, successivamente, la chiesa fu devastata e rasa al suolo. Ma, trascorsi pochi anni, essa riacquistò l’antico splendore, grazie all’intervento di Papa Giulio I. Spesso saccheggiata, derubata e distrutta, la chiesa è stata più volta ricostruita, divenendo un curioso esempio di stili architettonici differenti, ma in completa armonia gli uni con gli altri.
La Descrizione del Santuario di Santa Maria di Leuca
Affacciata sul mare, la Basilica accoglie i visitatori con l’ampio e soleggiato piazzale, all’interno del quale, svettano sia la croce pietrina che la colonna sormontata dalla statua della Vergine.
La facciata della chiesa è divisa in due parti ed è riccamente decorata con stemmi e incisioni. I portali bronzei, aggiunti di recente, sono dedicati alla divina intercessione della Madonna. L’interno, piuttosto semplice, ospita il dipinto di Santa Maria de Finubus Terrae: danneggiato in un incendio, oggi conserva intatti i volti della Madonna e del Bambino.