Il Sentiero Terramare: uno degli itinerari cicloturistici più suggestivi del Salento
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Il Salento è una terra celebre per tre elementi: il sole, il mare e il vento. Anche grazie a questo riuscitissimo slogan promozionale, il tacco della Penisola è riuscito ad attrarre un flusso turistico sempre più importante. Questa terra, forte di tante bellezze naturali e paesaggistiche, è ormai a pieno titolo tra le destinazioni più amate dagli italiani.
E se esiste una maniera per conoscere a fondo le peculiarità del Salento, questa è senza dubbio la bicicletta. Uno degli itinerari ciclo-turistici più interessanti è il Sentiero Terramare, situato all’interno del “Parco Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”.
Il parco e il sentiero Terramare
L’area protetta si sviluppa a ridosso della fascia costiera per un totale di 57 km ed alterna un’infinita varietà di paesaggi, molti dei quali davvero imperdibili.
La primavera, più dell’estate, è il momento migliore per visitare quest’area. In particolare, lungo questo percorso noto a tutti gli amanti delle due ruote, è possibile apprezzare i menhir del Salento, nonché alcuni borghi incredibilmente suggestivi.
Procedendo verso il mare, invece, sarà possibile ammirare le falesie, che imponenti si stagliano lungo la costa. Il sentiero Terramare misura circa 57 km, è quasi interamente pianeggiante, e procede dal Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano fino alla Torre Minervino di Santa Cesarea.
Il dislivello totale è di soli 120 metri e l’itinerario è da percorrere il più lentamente possibile, per non perderne nessun particolare.
Un percorso al quale dedicare parte di una vacanza memorabile
Il tratto iniziale del sentiero si snoda tra i pittoreschi centri storici di Diso e Andrano. A pochi passi da Vitigliano, invece, è necessaria una sosta presso il celebre menhir, un monolite risalente a diversi secoli prima di Cristo.
Giunti a Cerfignano, al 20° chilometro della passeggiata, è necessario imboccare la Via Appia “Calabro-Salentina”, arteria di età romana caratterizzata da alcuni tratti lastricati e capace di guidare il visitatore fino alla Torre Minervino.
Da qui i panorami diventano mozzafiato e la vista sulle falesie del “Parco Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase” è a dir poco fantastica. Per tornare al punto di partenza è possibile optare anche per la strada litoranea.