Il Salento in camper. Cosa fare tra Lecce e Santa Maria di Leuca
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Gli amanti dei viaggi in camper, quelli che proprio non possono rinunciare alla libertà di muoversi in piena autonomia, spostandosi in lungo ed in largo su un territorio per scoprirne ogni angolo più segreto, possono stare tranquilli nel programmare il loro prossimo viaggio in Salento, perché questa terra è pronta ad accoglierli a braccia aperte.
Scoprire il Salento in camper
Sono moltissime, infatti, le opportunità presenti lungo la penisola salentina per camperisti e campeggiatori. Numerosi i campeggi, le aree attrezzate dalle amministrazioni locali con acqua e luce e posizionate nei luoghi più belli, ed anche gli agri campeggi immersi nella campagna pugliese. Se si decide di trascorrere una vacanza in camper durante i periodi di maggior affluenza (luglio o agosto), sarebbe meglio prenotare un posto per evitare sorprese, mentre negli altri periodi dell’anno ci si può organizzare in piena libertà. Molti sono i luoghi da non perdere muovendosi in camper da Lecce a Santa Maria di Leuca fra mare, natura e storia.
Il Salento adriatico e le sue meraviglie
La penisola salentina appare come un lembo di terra protesa verso oriente e le sue coste, per lunghi tratti a strapiombo sul mare e di difficile accessibilità, ne hanno, per anni, preservato la straordinaria bellezza mantenendola lontana dal traffico turistico. Il percorso da Lecce a Santa Maria di Leuca, poi, è di particolare interesse paesaggistico e nelle giornate più limpide è possibile addirittura vedere l’Albania. Uscendo da Lecce, dunque, ed imboccando la provinciale 364, si giunge a San Cataldo, il lido dove i leccesi preferiscono trascorrere le loro giornate. Da qui si prende la provinciale 366 ed a circa 4 chilometri si comincia ad osservare la riserva naturale de Le Cesine, gestita quasi interamente dal WWF. Ad essa seguono una serie di centri balneari attrezzati come San Foca e Torre dell’Orso, adatti ad una sosta anche per chi si muove in camper. Qui non deve mancare una foto alle Due Sorelle, due fantastici faraglioni immersi nel mare cristallino. Riprendendo il percorso, dopo circa 5 km, si arriva ai laghi Alimini, due fantastici specchi d’acqua di grande valore naturalistico. Si può proseguire verso Otranto, graziosa cittadina dalla lunga storia, da visitare con calma. Si può decidere di fermarsi un giorno nelle aree attrezzate e dedicarsi alla sua scoperta per poi ripartire lungo la litoranea superando Capo d’Otranto e Porto Badisco e cominciare a salire per Santa Cesarea Terme e Castro. Poco prima si trovano le indicazioni per le due grotte più importanti della zona, Romanelli e Zinzulusa, da non perdere assolutamente. In circa 20 chilometri si arriva a Santa Maria di Leuca, non prima di aver superato Tricase ed una serie di centri turistici dove poter sostare. Arrivati a destinazione, si possono organizzare almeno due giorni alla scoperta delle grotte del promontorio, alla costruzione megalitica di Patù ed al Santuario, dal quale si gode di una vista spettacolare sul mare e sulla città.