L’Italia vanta tradizioni culinarie invidiabili e la Puglia è tra le regioni che ha da offrire di più in termini di gusto e piacere della tavola.

Ogni festa porta con sé delle particolari preparazioni ed il carnevale non è di certo escluso. In prossimità della festa, le stradine dei paesi salentini si arricchiscono con l’inconfondibile profumo delle chiacchiere, dolce semplice ma molto amato.

Ingredienti e preparazione

Preparare le chiacchiere per festeggiare il carnevale renderà una festa già allegra e gioiosa, ancor più speciale.

Gli ingredienti necessari per un vassoio mediamente grande di chiacchiere sono 500 g di farina, 100 g di burro, 70 g di zucchero, mezza tazzina di olio di semi, 1 tazzina di anice e 2 uova. In più, abbondante zucchero a velo per guarnire.

Procedimento:

Il primo passo per la preparazione è munirsi di un tavolo di legno su cui poter impastare gli ingredienti. Dopo aver versato a fontana la farina si procede aggiungendo uno ad uno gli ingredienti, partendo da zucchero e uova, ed impastando energicamente fino ad ottenere una consistenza compatta ma non troppo dura.

A questo punto, l’impasto va steso ottenendo sfoglie spesse circa 4 millimetri dalle quali ricavare le chiacchiere ritagliando dei quadrati o dei rombi. Per restare in tema carnevalesco e divertire i bambini si può dare alle chiacchiere una forma più giocosa.

Il segreto è nella frittura

Se la preparazione dell’impasto è piuttosto semplice, la fase della cottura in olio è invece delicata. Se non si è esperti nella frittura si corre il rischio di bruciare esternamente le chiacchiere senza raggiungere una buona cottura interna.

L’importante è immergerle in abbondante olio e raggiungere il punto di cottura migliore, togliendole quando saranno ben dorate. Qualche minuto sulla carta assorbente da cucina e poi si può procedere con una ricca spolverata di zucchero a velo.

Questo dolce salentino si accompagna spesso al sanguinaccio, una crema densa a base di cioccolato amaro che contrasta la dolcezza dello zucchero a velo creano un connubio a dir poco perfetto.