Il Dolce Salentino della festa del papà: le Zeppole
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Lunedì 19 marzo ricorre la Festa del Papà, che nel Salento viene festeggiata con una tradizione molto golosa, ovvero con le zeppole.
Gustare delle zeppole il giorno della Festa del Papà è un vero e proprio rituale in questa terra, di conseguenza è pressoché impossibile entrare in una pasticceria o in un bar del Salento nella metà di marzo e non imbattersi in questi dolci, visivamente inconfondibili.
Il Salento e la giornata del 19 marzo
Nel Salento le zeppole sono spesso definite zeppole di San Giuseppe: il 19 marzo infatti si celebra proprio questo santo.
La tradizione di acquistare e gustare queste delizie golose è molto sentita in queste zone, allo stesso tempo in questo lembo di Puglia vi sono anche delle altre tradizioni connesse a questa giornata, come ad esempio le cosiddette tavole di San Giuseppe.
Si tratta di tavole imbandite di specialità di vario tipo le quali vengono condivise tra compaesani, e questa tradizione è rispettata in diversi comuni salentini quali Giurdignano, Poggiardo, Uggiano la Chiesa, Cerfignano, Cocumola, Minervino, Casamassella e Otranto.
Inutile dire che su queste tavolate ampi spazi sono dedicati proprio alle zeppole.
Le caratteristiche di questo dolce
La zeppola si prepara con acqua, sale, farina, burro, uova e buccia di limone, può essere scelta in due versioni: quella fritta e quella cotta al forno.
Una volta preparata la “base” della zeppola, la stessa va riempita con abbondante crema.
Caratteristica tipica della zeppola salentina è rappresentata dal fatto che la crema è ben visibile anche sulla parte superiore del dolce, e sulla crema va applicata anche una piccola quantità di cioccolato.
Il mix di sapori ricreato tra la crema e il cioccolato è davvero eccezionale, un sapore che i salentini conoscono molto bene e che, gustato ad occhi chiusi, proietta immediatamente alle giornate di marzo, magari a un pranzo o ad una cena in famiglia che culmina con questo delizioso dolce.
Di norma le zeppole sono realizzate in due varianti, quella classica e quella “mignon“, che può esser mangiata in un unico boccone.