Il Salento non smette mai di stupire e l’ultima novità è la Dea Dormiente. Si tratta di un’illusione ottica emersa presso Porto Cesareo ed è uno spettacolo della natura davvero meraviglioso. La Dea Dormiente: la leggenda della divinità protettrice

La Divina Protettrice

Pochi giorni fa la rete è impazzita, quando su internet è apparsa la fotografia di Gianluca Colelli. Si può chiaramente riconoscere il volto di una donna con gli occhi chiusi che copre l’intera insenatura dell’Isola dei Conigli, presso la sopracitata località balneare salentina. È come se il fondale turchese, con le sue sfumature, avesse fatto riemergere quella che secondo le leggende dei pescatori è una Dea, protettrice degli abitanti del luogo da molti secoli.

Il mare del Salento, dunque, lascia ancora una volta a bocca aperta e nessuno riesce a rimanere impassibile dinanzi a tanta bellezza. I colori stessi delle acque sembrano usciti da un sogno, ma non è una novità per il tacco dell’Italia: pensare che un luogo tanto amato ed unico sia protetto da una divinità è più che plausibile.

La magia di Porto Cesareo e l’Isola dei Conigli

Non è la prima volta che a Porto Cesareo viene immortalato qualcosa di straordinario. Solo pochi mesi fa, presso la località di Approdo è stato scoperto uno splendido isolotto dalla forma di un cuore; poco più a sud, a Santa Caterina nel comune di Nardò, è stata invece fotografata una scogliera in mezzo al mare dalle sembianze di un delfino.

L’Isola dei Conigli, sede della ora famosa Dea, è sicuramente il luogo perfetto per trascorrere per una magica giornata al mare. Dista solo pochi metri dalle coste di Porto Cesareo e si può facilmente raggiungere con un’imbarcazione.

Durante i periodi di bassa marea, tuttavia, il fondale che separa le due terre è davvero poco profondo, tra i 30 e i 50 centimetri, quindi una passeggiata nel mare è assolutamente possibile. È un luogo caratterizzato da una natura selvaggia e si possono fare tranquille passeggiate ed ammirare i conigli che la popolano, insieme alle nidificazioni delle tartarughe. In alcuni periodi dell’anno, inoltre, vi sostano alcuni uccelli migratori.