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Tutto pronto per il 77esimo Carnevale di Gallipoli: torna “lu Titoru”, fra tradizione e modernità

Un appuntamento che affonda le sue radici negli Anni Quaranta, ma anche una tra le più importanti occasioni per scoprire la cultura, il folklore e la cucina salentina: a febbraio torna il Carnevale di Gallipoli e, in vista della 77esima edizione, è stato stilato dagli organizzatori un programma che, tra sfilate di maschere e balli, sarà ispirato al tema “Gossip & Tv”.

Il Carnevale di “lu Titoru”

La storia del Carnevale di Gallipoli, uno dei più rinomati del Meridione, comincia nel lontano 1941 e oggi la kermesse, giunta alla sua 77esima edizione, è ancora pronta a rinnovarsi.

Quest’anno il centro salentino sarà addobbato a festa nelle giornate del 4, 11 e 13 febbraio, simbolicamente dopo l’accensione della “focara”, il falò di rami d’ulivo in onore di Sant’Antonio Abate (17 gennaio), e coinvolgerà anche i comuni nei dintorni.

A sfilare lungo Corso Roma, nell’ultima domenica dedicata al Carnevale e durante il Martedì Grasso, ci saranno i carri allegorici realizzati in cartapesta e che, seguendo lo slogan scelto dagli organizzatori (“Tivù! Tivà?”), si ispireranno ai personaggi del piccolo schermo.

Insomma, una festa per tutta la famiglia e incentrata attorno alla maschera di “lu Titoru” (Teodoro), un giovane di Gallipoli morto, secondo la tradizione, a causa della sua ingordigia di polpette e che nel corteo è seguito dalla madre e da un gruppo di “chiangimorti”.

Il programma della 77esima edizione

Nel corso di queste tre giornate che coloreranno le vie del centro ci sarà l’occasione di scoprire una delle feste più caratteristiche della penisola salentina, ma anche di eleggere i vincitori della sfida tra quattro carri e gruppi mascherati coi loro giganti di cartapesta.

Inoltre, al termine della sfilata, l’appuntamento è in Piazza Giovanni XXIII per proseguire con musica e balli al ritmo della pizzica; nella serata del 13 febbraio, invece, è in programma la cerimonia di chiusura in grande stile sul sagrato della Chiesa di San Francesco.

Non solo: a margine dell’evento si potranno gustare alcune delle specialità della cucina locale, vale a dire le classiche “chiacchiere” fritte, ma anche la “fucazza de Carnuale“, una gustosa focaccia o torta salata ripiena con carne di maiale a pezzetti.

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