Salento. Estrema punta del tacco dello stivale chiamato Italia. Una terra di grande bellezza che affascina chiunque la visiti, anche per brevi periodi.

È qui che si trova Santa Maria di Leuca, frazione di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce. Leuca deriva dal greco e significa “bianco”. Questo è il colore della sabbia e delle spiagge, il colore che illumina le bellezze non solo naturali, ma anche architettoniche di questo angolo del Salento.

Ci occupiamo appunto di conoscere un aspetto particolarmente intrigante, forse meno rinomato della limpidezza del mare di queste zone, ma che appassiona gli amanti della storia e dell’architettura: le ville in stile Liberty di Santa Maria di Leuca.

Le ville Liberty

Le ville ottocentesche di Santa Maria di Leuca sono un’attrazione turistica che attira gli appassionati d’arte. Un gioiello in più che questa zona può vantare e offrire ai suoi ospiti, cosa non da poco.

Un tempo Santa Maria di Leuca era una terra di pescatori, finché gli aristocratici decisero di approfittare della bellezza del mare e della salubrità del clima, facendo costruire le loro ville nei punti più panoramici.

Villa Romasi fu la prima, nel 1700, ma nella seconda metà del 1800 ne sorsero ben 36, ciascuna col suo stile, quello preferito dal proprietario: neogotico, ionico, pompeiano, francese e toscano. In tutto arrivarono ad essere 43, ma alcune non hanno resistito alle guerre o sono state drasticamente ristrutturate.

Le Ville Liberty oggi

Pur se costruite in stili differenti, le stupende ville dei nobili di Leuca avevano in comune grandi giardini sia nella parte anteriore che posteriore, un pozzo per attingere l’acqua, la stalla e la cappella privata.

Inoltre, poiché era importante l’accesso alle spiagge, nei pressi di queste sorgevano degli “spogliatoi” per le signore. Molti, in legno, sono andati persi, altri sono ancora presenti nello stesso stile della villa a cui appartenevano.

Alcune ville Liberty di Santa Maria di Leuca sono oggi attrezzate per ospitare i turisti che vogliono sentirsi dei privilegiati. Possono infatti disporre di una dimora unica, in un luogo che definire stupendo è riduttivo e trascorrere un periodo di vacanza salutare come gli aristocratici del 1.800.