Uno dei paradisi assoluti del Salento è Torre San Giovanni, forse la più celebre delle Marine di Ugento.

Popolata da appena 500 abitanti nel periodo invernale ma in grado di ospitare la bellezza di oltre 50 mila turisti nella stagione calda, Torre San Giovanni è una località che – come altre “sorelle” salentine – propone al viaggiatore non solo bellezze mozzafiato ma anche una storia tutt’altro che da sottovalutare.

Spiaggia e non solo

Concentrandoci nella zona meridionale di Torre San Giovanni, come succede in altre località del Salento, ci ritroviamo al cospetto di un’ampia e a dir poco paradisiaca spiaggia, segnata da un mare tra i più puliti d’Italia e molto basso per almeno una decina di metri (dunque adatto per bambini e per gli adulti che non eccellono nel nuoto). Da segnalare non solo l’acqua cristallina, ma anche una sabbia dallo spiccato color oro, dune naturali dai tratti esotici e la caratteristica macchia mediterranea.

La spiaggia di San Giovanni si segnala per la presenza tanto di una spiaggia libera quanto di stabilimenti balneari e locali a misura di turisti: proprio queste ultime attività propongono spesso e volentieri eventi e iniziative di grande spessore.

Sempre in ottica eventi, da non perdere la Festa della Madonna dell’Aiuto, in programma intorno alla seconda domenica di agosto. Molto sentita dai naviganti e dai pescatori locali, questa festa è caratterizzata da spettacoli musicali, luminarie, bancarelle, fuochi d’artificio e dalla tipica processione via mare.

La Torre che diventò Faro

Se a sud c’è la zona dominata dalla spiaggia e privilegiata dai turisti, a nord ci troviamo a cospetto invece della parte più storica di Torre San Giovanni. Qui troviamo il centro abitato, d’estate sempre molto vivo: la zona gravita tutto intorno alla torre cinquecentesca costruita da Carlo V nel 1500 per proteggere la zona dalle incursioni piratesche.

Questa torre, dai caratteristici colori bianconeri, viene adesso utilizzata come faro: se una volta risultava utile in fase difensiva, adesso la sua funzione non può ritenersi certamente di minore importanza, riuscendo a segnalare ai naviganti le tante (e pericolose) secche presenti nelle acque vicine.